NEOTEMPLARISMO
A partire dal XVIII secolo e XIX secolo sono sorti numerosi gruppi che si vogliono rifare alla tradizione degli antichi Cavalieri templari, talora rivendicando una qualche forma di derivazione diretta. Si tratta di moderne associazioni laiche, che si richiamano in genere ai valori caritativi e cristiani.
Secondo molti gruppi neotemplari l’ordine sarebbe sopravvissuto nascostamente anche dopo la morte dell’ultimo maestro, Jacques de Molay, che prima di subire la condanna al rogo avrebbe affidato la propria carica al cavaliere Jean-Marc Larménius (o de l’Armenie). Quest’ultimo avrebbe redatto un documento (la cosiddetta Charta di Larménius o Charta transmissionis), che successivamente sarebbe stata via via firmata dai maestri segreti succeduti nel tempo. Il documento proverebbe la sopravvivenza dei Templari dopo il 1314, ma la maggioranza degli storici nutre forti dubbi sulla sua autenticità, o lo definisce apertamente un falso. A tutt’oggi non esiste nessuna prova storicamente accertata della sopravvivenza dell’Ordine Templare originale dopo il 1314, né del resto appare possibile tracciare, dopo quasi sette secoli dall’abolizione dell’ordine religioso da parte del papa, una qualche forma di discendenza storicamente valida, se non un legame puramente ideale. La Santa Sede stessa ha chiarito più volte che non riconosce suddetti gruppi.

CAVALIERI TEMPLARI IN SCOZIA
Durante il periodo che va dal XIII al XIV secolo, l’Inghilterra, sotto il regno di Edoardo I, fu in guerra con la Scozia. Nel 1314 Edoardo II affrontò gli scozzesi al comando di Robert Bruce nella battaglia di Bannockburn che, secondo la tradizione, vinsero grazie all’intervento dei templari. Ciò nonostante, in nessuno dei resoconti contemporanei – o presunti tali – di quella leggendaria battaglia si troverebbe menzione dei templari, mentre in altri documenti del tempo risulta che, molti anni prima, avevano combattuto al fianco di Edoardo I nella battaglia di Falkirk nel 1297. Per la verità bisogna dire che allora i cavalieri dalla croce vermiglia erano nel pieno della loro attività, legittimati dalla Chiesa, e le loro gesta erano puntualmente registrate nelle cronache del tempo, mentre nel 1314, per quanto riguarda la battaglia di Bannockburn combattuta dopo la soppressione dell’Ordine, non esisteva ormai nessuna traccia di loro per motivi facilmente comprensibili. In verità è ormai accettata la tesi secondo la quale  i templari erano presenti in Scozia dopo la soppressione dell’Ordine, in base ad una  consolidata tradizione orale, nonostante che non vi siano documenti in merito. La storia dell’alleanza tra scozzesi e templari è inoltre alla base dell’istituzione del Royal Order of Scotland concesso per invito della Massoneria, mentre il rituale seguito durante i capitoli dai templari ha continuato a vivere nella massoneria moderna come Rito Scozzese nelle sue varie forme.

SCOPERTA DEL NUOVO MONDO
Sebbene l’ordine templare fosse stato sciolto nei primi anni del XIV secolo, si dice che i Templari, che erano in possesso di una flotta consistente, possano aver attraversato l’oceano per raggiungere il Nuovo Mondo, seguendo vecchie rotte vichinghe. In Portogallo, i templari non furono sciolti, ma cambiarono il loro nome in Cavalieri di Cristo. Nel 1492, questo gruppo avrebbe fornito uomini per la spedizione di Cristoforo Colombo che, secondo la tradizione, era un Cavaliere di Cristo (Ordo de Cristo) ed era il genero del Precettore del Portogallo. Sulle candide vele delle tre caravelle campeggiava la croce dell’Ordine.

LEGGENDARIE CONNESSIONI CON ALTRE ORGANIZZAZIONI
Ulteriori speculazioni riguardano i presunti legami dei templari con altri ordini e organizzazioni (reali o, in alcuni casi, leggendarie). Quest’ambito è particolarmente controverso poiché alcune fratellanze segrete, come la massoneria, cominciarono ad adottare simboli derivati dalle usanze e tradizioni templari a partire dal XVIII secolo. Un altro ordine moderno che rivendica discendenze dall’ordine templare è il Sovrano Ordine Militare del Tempio di Gerusalemme (OSMTH o OSMTJ).
Gli storici revisionisti e i sostenitori delle teorie del complotto sostengono che i templari fossero in possesso di conoscenze segrete, collegandoli così ad una miriade di altri soggetti: i Rosa Croce, i catari, il priorato di Sion, Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda, gli ermetici, gli ebioniti, Rex Deus, reliquie perdute o i vangeli di Giacomo il Giusto, Maria Maddalena o Gesù, Re Salomone, Mosè, e infine Hiram Abif e le religioni misteriche dell’antico Egitto. Di tutto ciò tuttavia non v’è traccia.