da r3m.it (Bruno Santini) – Il 29 ottobre rappresenta, per gli amanti della musica italiana, una data incredibilmente importante. Si tratta, infatti, della data di nascita di Rino Gaetano, nato il 29 ottobre del 1950. Rino Gaetano è stato, senza alcun dubbio, in grado di donare alcune delle rappresentazioni più importanti e talentuose della musica italiana, attraverso canzoni di grandissimo livello che, talvolta, non hanno ottenuto tutto il successo e il seguito che avrebbero sicuramente meritato. Tra queste canzoni, non può non essere sottolineata E la vecchia salta con l’asta, brano del 1974 facente parte dell’album Ingresso Libero, che contiene, tra le altre, alcune canzoni che hanno ottenuto ben altro successo, come Supponiamo un amore, a Kathmandu, Agapito Malteni Il ferroviere. Il brano in questione risulta essere uno dei più emblematici della tradizione di Rino Gaetano, nonché uno dei più misteriosi, sia per l’esercizio metrico e stilistico presenti all’interno dello stesso, sia per i contenuti che sono trasmessi all’interno di questa stessa canzone. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito del brano di Rino Gaetano.

LO STILE DI RINO GAETANO IN E LA VECCHIA SALTA CON L’ASTA
Prima di prendere in considerazione il messaggio misterioso presente all’interno di E la vecchia salta con l’asta, non si può non dar fede a quelli incredibile contenuto prettamente metrico e stilistico che troviamo all’interno del brano, un vero e proprio marchio di fabbrica di Rino Gaetano se pensiamo ad alcune delle canzoni più rappresentative della sua discografia, come Sei ottavi e Aida, che si propongono entrambe sotto forma di ballata all’interno delle quali l’esercizio stilistico imperversa. E la vecchia salta con l’asta si serve dello stesso procedimento metrico, attraverso l’impostazione dei primi 8 versi in doppia quartina, con metro non sempre lineare ma con rima alternata, che poi anticiperà i 24 versi successivi, tutti in rima baciata.
La conoscenza e la messa a punto della metrica da parte di Rino Gaetano non è mai banale, soprattutto all’interno di realizzazioni che hanno una caratura simile, come E la vecchia salta con l’asta che ha un impostazione strutturale prettamente medievale, anche nel contenuto stesso del brano, che parla di un cavaliere alla ricerca del vero amore, quasi a voler sottolineare temi della cultura trobadorica. Stesso dicasi anche della terminologia desueta utilizzata all’interno del brano, come il sesto verso, per divietar l’emottoico pianto, dimostra. L’erudizione artistica presente all’interno della canzone è parte di un processo integrante che ci conduce direttamente al contenuto del brano, e al suo significato simbolico e misterioso.

IL CONTENUTO DEL BRANO E IL SUO SIGNIFICATO SIMBOLICO
A proposito del significato di E la vecchia salta con l’asta e della simbologia presente all’interno del brano, non si può che rendersi conto di una ripetizione particolarmente esasperata del numero 3 all’interno della canzone, come dimostrato sia dei termini utilizzati, sia dalla durata stessa del brano, che dura 3 minuti e 31 secondi. Tre sono, all’interno della canzone, le fazioni rappresentate, con la presenza di sinistra, destra e centro, rappresentati dalle tre cortigiane e dalle tre damigiane presenti all’interno del brano. In molti hanno letto, all’interno di questa rappresentazione ossessiva del numero 3, un aderire a logge massoniche da parte di Rino Gaetano, per quanto la spiegazione in tal senso possa sembrare come particolarmente complottistica e priva di un fondamento ben preciso.
Siamo soltanto all’inizio, però, dell’immensa simbologia presente all’interno della canzone, che si basa sulla figura del cavaliere, protagonista della vicenda che, essendo inizialmente attivo di una continua ricerca, diventa poi passivo e schiavo della sua stessa perdizione. Si potrebbe leggere, all’interno della figura del cavaliere, una rappresentazione metaforica dello stesso Rino Gaetano, partito da Crotone alla ricerca di una chimera musicale e, mai trovata la stessa, schiavo del suo stesso ideale rivoluzionario. La vecchia che salta con l’asta, invece, che dà il nome al brano potrebbe essere una rappresentazione del fine ultimo della ricerca dello stesso cantautore. Un’associazione al tema della morte risulta essere particolarmente semplice, data l’immagine dell’asta, o della falce, che dà vita ad un rimando artistico ben più celebre, quello della morte che falcia di Angelo Branduardi. A questo punto, se si legge nella vecchia che salta con l’asta una rappresentazione metaforica e simbolica della morte, si comprende anche perché il cavaliere si addormenti lasciando alla stessa vecchia il suo continuo vagare e saltare con quello strumento che porta con sé.