(Giovanni Bernardi di La luce di Maria) – Era una prima volta nella storia della Repubblica francese in cui un Presidente si reca in forma ufficiale al santuario di Lourdes, ma la visita non è finita come sperava Macron. Il premier francese infatti si trovava nei Pirenei per una lunga trasferta istituzionale, così ha deciso di recarsi nel luogo di culto cristiano che si trova nella regione dell’Occitania.

Il contesto in cui avrebbe dovuto svolgersi la visita
Il quotidiano cattolico francese La Croix scrive che avrebbe dovuto essere una “visita informale” e “discreta”. Ma il giorno scelto non era un giorno qualunque ma il 16 luglio, vale a dire la data in cui si sono celebrate l’ultima delle 18 Apparizioni della Madonna e i 150 anni della benedizione della Basilica Superiore, la prima tra quelle presenti a Lourdes a essere stata costruita. Quindi Macron poteva bene immaginare che nel santuario ci sarebbero stati migliaia e migliaia di fedeli.
In questo contesto, venerdì è perciò arrivata la visita al Santuario di Nostra Signora di Lourdes, due giorni dopo la Festa nazionale del 14 luglio. In questi giorni Macron sta infatti portando avanti il suo “Tour de France” elettoralistico, cominciato ormai da alcune settimane.

La domanda sulla reale intenzione del presidente francese Macron
“Il venticinquesimo Capo di Stato francese si sarà forse fatto ingolosire dai sondaggi che mostrano come una buona parte dei votanti cattolici mostrano fiducia nei suoi confronti in quanto leader centrista?”, domanda in tono polemico il quotidiano “Il Giornale”. Spiegando che “la visita di ieri ha diviso i fedeli francesi. Da una parte ha indubbiamente fatto piacere a tanti il vedere un Presidente della Repubblica in un luogo così significativo. Dall’altra parte però ne ha anche fatti ricredere in diversi dal momento che in molti lo hanno considerato un atteggiamento opportunistico”.
La visita infatti non è andata giù a diversi fedeli che lo hanno contestato pesantemente. In particolare a un uomo che, durante un canto di preghiera, mentre cioè il Capo di Stato francese ascoltava cantare alcuni attori dello spettacolo musicale “Bernadette de Lourdes”, ha cercato di farsi largo tra la folla per raggiungerlo, e nel mentre ha cominciato a gridare il suo risentimento contro l’iniziativa di Macron. “Vergognati, sei un ateo di prim’ordine” è una delle esclamazioni lanciate dall’uomo.

L’assalto dalla folla che ricorda lo schiaffo di alcune settimane fa
Mentre infatti tentava questo “assalto”, come già accaduto alcune settimane fa – quando Macron si trovava in visita nel dipartimento della Drôme nel Sud della Francia e, fermatosi per salutare un gruppo di cittadini riuniti dietro le barriere, un uomo nella folla ha letteralmente preso a schiaffi il presidente francese – una donna è caduta a terra e un guardiano del Santuario è rimasto ferito ed è stato portato in ospedale.
Insomma, il tentativo di aggressione al presidente francese non è arrivato fino in fondo come l’ultima volta, perché gli agenti della sicurezza sono riusciti a bloccare l’uomo, ma ha avuto le sue conseguenze, tanto che l’aggressore ora tuttavia si trova in custodia cautelare per le ferite causate al guardiano.

Le critiche sono arrivate anche dal mondo politico di estrema sinistra
Le stesse critiche, però, sono arrivate anche dall’altro lato e da parte di diversi politici, che non hanno gradito il tentativo elettoralistico di Macron e hanno cercato quindi di contrastarlo. I presidenti della Repubblica francesi non sono infatti di certo soliti visitare questo luogo simbolo della religione cattolica. Parliamo della Patria dell’illuminismo e dell’ateismo di Stato, che tuttavia prima della rivoluzione giacobina ha vissuto anni di grande splendore cristiano, quindi il tema della laicità e del rapporto tra Stato e Chiesa è molto sentito e surriscalda non poco gli animi della popolazione.
I primi a protestare sono perciò stati i deputati della sinistra antagonista di France Insoumise, guidata da Jean-Luc Mélenchon, che hanno affermato pretestuosamente che l’ultimo capo di Stato francese ad andare a Lourdes fu il maresciallo Pétain durante il periodo della collaborazione con i nazisti. “Macron a Lourdes. La République umiliata. La laicità calpestata da colui che dovrebbe esserne il garante”, è quanto ha detto il deputato Bastien Lachaud, anche se non si capisce quale sia il nesso e per quale ragione, se l’ultimo presidente recatosi a Lourdes risalga alla seconda guerra mondiale, non ce ne debbano essere altri dopo.

La speranza cristiana fa molto paura ai politici, per questo la si attacca
Evidentemente la fede cristiana fa molta paura, perché scardina le logiche del potere, e anche se è un personaggio nient’affatto vicino al cristianesimo come Macron, si tenta di spezzare con ogni carta qualsiasi presenza pubblica della fede in Gesù. La speranza cristiana, infatti, fa molta paura ai poteri di questo mondo.
In ogni caso, Macron a Lourdes, dopo avere incontrato diverse decine di pellegrini e avere partecipato a un momento di preghiera, non si è occupato di questioni religiose ma ha fatto visita a un’economia duramente colpita dalla pandemia, promettendo sostegno d’emergenza, annunciando aiuto per 124 milioni di euro a favore della zona e affermando che anche per la città di Lourdes ci vorrebbe, dal punto di vista turistico, “un’offerta molto più larga a varia rispetto a oggi, e gli investimenti avrebbero dovuto essere fatti molto tempo fa”. Tuttavia, Macron ha comunque lodato le “sinergie tra culto, cultura e patrimonio”.
“Con la pandemia Lourdes non ha potuto accogliere pellegrini e turisti per diversi mesi. I suoi esercizi commerciali, come anche la sua economia, sono stati danneggiati. Aiuti per 124 milioni di euro sono stati concessi per il turismo di Lourdes. Per i suoi territori, lo Stato risponde sempre presente!“, ha scritto Macron sul suo profilo twitter.