(da La Gazzetta di Reggio) – “Quanto è successo a Novellara è estremamente atroce e doloroso – afferma la reggiana Maria Edera Spadoni del M5S, vicepresidente della Camera dei Deputati – l’inchiesta in corso sulla scomparsa di Saman Abbas, la giovane diciottenne pakistana che si è rifiutata di contrarre un matrimonio combinato con un cugino pakistano, sta purtroppo acquisendo nuovi sconcertanti sviluppi. Il presunto omicidio con occultamento di cadavere lascia in tutti noi grande sgomento. È arrivata difatti la testimonianza del fratello minore, il quale ha dichiarato che la ragazza è stata uccisa dallo zio, “semplicemente” per essersi ribellata a quel matrimonio fortemente voluto dai genitori. Sono decisamente a favore dell’integrazione, del dialogo culturale e del rispetto delle tradizioni altrui, tuttavia non è assolutamente ammissibile che la legislazione italiana venga scavalcata tramutandosi in reato e conseguentemente in violenza sulle donne. Non possiamo più permetterci che la condizione femminile venga puntualmente lesa e denigrata. Nessuna cultura o religione può e deve giustificare un reato. Ricordo che il reato di matrimonio forzato è stato introdotto con il Codice Rosso, una legge fortemente voluta e approvata dal MoVimento 5 Stelle. Il padre di Saman, rientrato frettolosamente in Pakistan con la moglie subito dopo la sparizione della figlia, ha dichiarato che la figlia è viva, in Belgio. Temiamo che queste affermazioni siano false e atte a depistare le indagini. Auspico che i genitori, così come affermato dal padre, ritornino in Italia per chiarire definitivamente la loro posizione. Le donne continuano a pagare un prezzo troppo caro sul cammino della libertà”.