da Il Giornale – Tutto è iniziato con un diverbio fra alcuni addetti al trasporto delle merci nel mercato di Sauwan Magani. Dopo le violenze, la polizia ha imposto il coprifuoco
In Nigeria esplode di nuovo la violenza religiosa. Nello Stato di Kaduna, la polizia nigeriana ha dichiarato che ci sono stati 55 morti a seguito degli scontri nel villaggio di Sauwan Magani.
Tutto ha avuto inizio con uno scontro verbale fra alcune persone che lavoravano come addetti al trasporto delle merci nel mercato.
Come scrive La Stampa, la polizia è riuscita ad arrestare 22 persone, ma la caccia ai responsabili delle violenze non è finita. Il governo dello Stato federato di Kaduna ha ordinato l’imposizione di un coprifuoco di 24 ore nel villaggio per prevenire ulteriori violenze e rendere più facile l’arresto delle persone coinvolte negli scontri.
Il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, ha condannato le violenze avvenute a Sauwan Magani: “Nessuna cultura e religione sostiene il disprezzo per la santità della vita. La coesistenza pacifica è necessaria per il progresso di ogni società e per il suo benessere. La violenza non può essere un’alternativa alla pace, al contrario, fare affidamento sulla violenza porta alla massima autodistruzione: la violenza è un vento malato che non fa bene a nessuno, l’adozione della pace è una necessità”.