(Gianluca Franco di In Terris) – Padre Agostino Gemelli ha testimoniato per tutta la vita l’intima alleanza tra fede e ragione per il bene comune. Sacerdote e scienziato si è laureato in Medicina all’Università di Pavia con il professor Camillo Golgi. L’ordinario di patologia generale (premio Nobel per la Medicina nel 1906) indirizzò il futuro fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore alla ricerca scientifica. Già autore di importanti pubblicazioni scientifiche nel campo dell’istologia e della fisiopatologia, ebbe la vocazione religiosa. Agostino Gemelli (al secolo Edoardo) entrò nel convento francescano di Rezzato. Fra Agostino fu ordinato sacerdote il 14 Marzo 1908.

La lezione di Gemelli
Dopo l’ordinazione, riprese gli studi di fisiologia. In particolare quelli di neurologia e di istologia che costituivano la sua vera vocazione scientifica. Orientandoli al servizio della psicologia. E trovando in essi delle basi sperimentali. Battagliero, uomo d’azione, non si accontentò di riprendere gli studi preferiti. Ma avviò subito una serie di iniziative. Per ravvivare la cultura in campo cattolico. La sua relazione al Convegno della Fuci (universitari cattolici) del 1906 fu un chiaro invito ai cattolici. Ad affrontare con strumenti adeguati il problema del rapporto fra religione e scienza. Tema sviluppato nel saggio “Per il progresso degli studi scientifici fra i cattolici italiani“. Unendo fedeltà al metodo empirico della scienza ed ossequio all’ortodossia, Gemelli mise la sua cultura medica ed i suoi studi al servizio della Chiesa. Nel 1910 fonda l’associazione “Pro cultura”. Il cui fine era “affermare nel campo del pensiero e della scienza la perenne vitalità del cattolicesimo”. Trascorre tra il 1910 ed il 1914 lunghi periodi in Germania. Frequentando i migliori laboratori scientifici tedeschi.

Ricerche
Agostino Gemelli si dedicò alla realizzazione di studi pionieristici sulla percezione. Basati su ricerche elettrofisiologiche. Encefalografiche. Retinografiche. Ed acustiche. Contrario all’eugenetica sia positiva sia negativa. Critico verso la biotipologia naturalistica. E avversario di qualsiasi visione pessimistica e fatalistica di determinismo biologico. Padre Gemelli poneva principalmente l’accento sui fattori sociali e spirituali. E soprattutto sulla libertà come legge di funzionamento dello spirito umano. Fu nominato presidente della ricostituita Pontificia Accademia delle Scienze. Riformata da Pio XI il 1° giugno 1937. Incarico che mantenne fino alla data della sua morte. Fu protagonista del dibattito culturale del suo tempo. Offrì la sua testimonianza di sacerdote e di scienziato. Una prova certa della compatibilità fra fede e scienza. Sintesi capace di generare imprese innovative. Nella formazione delle giovani generazioni.