PAPA FRANCESCO COMMISSARIA LA CURIA, VUOLE UN DIRETTORIO PER IL VATICANO E IL CAMBIO DI BERTONE LA CUI USCITA DI SCENA APPARE TUTT’ALTRO CHE INDOLORE: IL SEGRETARIO DI STATO INFATTI CONTROLLA CON PROPRI UOMINI DI FIDUCIA LE FINANZE E LA SANITÀ DELLA SANTA SEDE. SECONDO I BENE INFORMATI LA ROCCAFORTE BERTONIANA CAPITOLERÀ PRESTO

bertopapaCittà del Vaticano (da La Stampa) – La Santa Sede diventa collegiale. Otto cardinali dei cinque continenti sono chiamati da Francesco ad affiancarlo in un gruppo di lavoro che si riunirà a ottobre per «consigliarlo nel governo della Chiesa» e «studiare un progetto di revisione della costituzione apostolica Pastor Bonus», cioè riformare il Vaticano. Insomma, il Papa commissaria la Curia e dà il preavviso al Segretario di Stato, Tarcisio Bertone: entro giugno sarà annunciato il suo sostituto, che entrerà in ruolo dopo l’estate. Nel gruppo solo uno dei porporati è residente a Roma ed è Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato, organismo al servizio della Curia in quanto le fornisce gli strumenti operativi e logistici ma in senso stretto non ne fa parte. Bertello, la cui onestà e trasparenza sono ben conosciute da Bergoglio (in Messico svelò i crimini del fondatore dei Legionari di Cristo, Maciel) potrebbe sostituire Bertone. Tra i candidati anche i diplomatici Ventura, Stella, Parolin, Becciu. Con calma, e mentre continua a guardarsi intorno per capire i meccanismi romani, il Pontefice vuole comunque dare un segnale di ricezione delle indicazioni del preconclave. Così, a un mese dall’elezione costituisce un «direttorio». Il gruppo consiglierà Francesco e non intaccherà il ruolo di aiutare il Papa che è proprio della Curia. I consiglieri, in rappresentanza degli episcopali nazionali (ma non c’è nessuno della Cei), daranno un respiro di universalità al governo della Chiesa, come richiesto dalle congregazioni generali. La prima riunione a inizio ottobre: non c’è un calendario per le successive, né se ne conosce la periodicità. Il portavoce vaticano Federico Lombardi, esorta a «evitare discorsi di messa in secondo piano della Curia o di una sua diminuzione di responsabilità». La Segreteria di Stato continuerà a lavorare come «stanza dei bottoni», tanto che l’annuncio della nomina dei consiglieri è stata data proprio da un suo comunicato. Gli otto cardinali sono scelti con criteri significativi a livello geografico. Il coordinatore Maradiaga sarà affiancato da Marcello Semeraro, che il Papa conosce personalmente dal sinodo del 2001, nel quale Bergoglio era relatore generale aggiunto e il vescovo di Albano segretario generale. Da qui a ottobre il Papa continuerà a entrare personalmente nel funzionamento del governo: sta già incontrando capi dicastero. Francesco si fa una propria «base di conoscenza» per avere una visione delle cose. Il «direttorio» avrà funzione consultiva, non decisionale, ma cresce lo sconcerto tra i ministri «sotto tutela» Oltretevere. «Il nostro è un compito di servizio e non si vede l’utilità di sovrapporsi, nel governo centrale della Chiesa universale, all’attività ordinaria degli uffici», protesta il presidente di un Pontificio Consiglio. L’uscita di scena di Bertone appare tutt’altro che indolore. Il segretario di Stato controlla con propri uomini di fiducia le finanze e la sanità della Santa Sede. «Quando ci sono difficoltà, bisogna guardarle bene e prenderle e parlarne. Mai nasconderle», ha avvertito Francesco nell’omelia a Santa Marta. Intanto avanza il processo avviato con lo sbarco dell’euro nello Stato pontificio, proseguito con l’avvio dei negoziati con Strasburgo per adeguare la Santa Sede agli standard internazionali sull’anti-riciclaggio e passato da attriti violenti: il licenziamento di Gotti Tedeschi, lo scontro carsico tra Ior, procura di Roma, Banca d’Italia e le polemiche culminate in «Vatileaks» tra Bertone e Nicora sul ruolo dell’Aif. Una vicenda di equilibri finanziari internazionali, questioni spirituali e cronaca giudiziaria. Il Papa saluta i fedeli, bacia i bambini, parla di misericordia. Ma non è un parroco ingenuo. «La roccaforte bertoniana nelle sacre finanze capitolerà presto», assicurano nei Sacri Palazzi.