(Francesca Baldini di Radiopiù) – La trasmissione della fede, le risposte ai quesiti esistenziali del ventunesimo secolo, fino alla ricerca di una risposta cristiana al mondo post moderno, in maniera propositiva. Sono queste solo alcune delle sfide che secondo padre David Koonce, Decano della Facoltà di Teologia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, deve affrontare chi studia teologia. Uno studio quello della teologia in forte aumento anche tra i laici, perché “la ricerca teologica mira a trovare cammini, a dialogare ed offrire al mondo la saggezza cristiana”.
Un appeal verso lo studio teologico che ha fatto breccia anche verso coloro che avevano intrapreso studi presso l’istituto di scienze religiose e che desideravano completare un percorso. Complice il periodo pandemico, che ha favorito le iscrizioni anche di coloro che si trovavano impossibilitati a frequentare le lezioni di persona. Una occasione, dettata da una circostanza emergenziale, ma che sta aprendo nuovi orizzonti formativi. “Non sappiamo come si svilupperà la formazione a distanza in futuro-, ci spiega p. Koonce – ma è chiaro a tutti i decani che da questa modalità non si può tornare indietro. Adesso ci stiamo rendendo conto che questa pandemia ha offerto più dimestichezza e più opportunità sfruttando la tecnologia, ma le lezioni in presenza sono insostituibili, soprattutto per chi sceglie di studiare a Roma, ovvero a contatto con la storia del cristianesimo”.
Circostanze che hanno spinto tanti ad avvicinarsi allo studio della teologia, visto in passato come terreno esclusivo di sacerdoti, religiosi e consacrati, avviando così un percorso formativo o irrobustendo un sapere già presente. Ma perché è importante studiare teologia? “Ogni credente, ogni cristiano, ha bisogno di progredire nella sua comprensione della fede -, ci spiega il docente -. Ogni individuo è in maturazione continua, ma spesso da cristiani-cattolici rimaniamo ad un livello di catechesi da prima comunione, mentre bisogna avere una educazione più elevata già nella fase adulta della vita. Per cui lo studio della teologia serve ad approfondire e conoscere con più profondità ciò che speriamo sia già una parte dell’esistenza cristiana”.

Studiare teologia: percorsi personalizzati con lo studente al centro
I percorsi formativi offerti dalla Facoltà di Teologia del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum presentano proposte simili ad altri atenei pontifici, ma in un punto si differenziano ovvero nel mettere al centro le esigenze dello studente. Dunque percorsi personalizzati al fine di ridisegnare la formazione del baccalaureato triennale, combinando alcuni corsi per evitare anche la dispersione educativa dello studente. Percorsi che mirano a mettere in gioco la formazione personale dello studente, che viene coinvolto sin dall’inizio in maniera pratica e fattiva, perché “si impara meglio quando siamo coinvolti nel processo di apprendimento”.
Quale indirizzo scegliere, e soprattutto perché scegliere un percorso professionalizzante? “Le risposte possono essere tante -, ci spiega padre Koonce – perché qui all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum abbiamo studenti che solo per la passione di studiare continuano i propri percorsi personali, mentre altri lo vedono come un cammino, una missione da offrire a servizio della Chiesa”.