(Luigi Ippolito del corriere.it) – Il profeta di una nuova era o un cialtrone sessuomane? La personalità di Aleister Crowley si presta alle più svariate interpretazioni: di certo si tratta della figura più influente dell’occultismo inglese di inizio Novecento, che vanta ancora schiere di seguaci. Oltre che mago, Crowley, nato in una famiglia benestante di cristiani fondamentalisti ed educato all’università di Cambridge, fu poeta, pittore, romanziere e scalatore di montagne: ma è ricordato soprattutto come l’autoproclamato profeta di una nuova religione, Thelema, che avrebbe guidato l’umanità tutta nella nuova Era di Horus.

L’ispirazione
L’ispirazione venne a Crowley durante il suo viaggio di nozze al Cairo: dove ritenne di essere stato contattato dalle divinità dell’Antico Egitto, che gli dettarono il Libro della Legge, il suo testo fondamentale. Centrale nella sua religione è la pratica della magia, che lui chiamava magick e che vedeva come una via intermedia fra la religione e la scienza. Nei suoi rituali si faceva abbondante uso di sesso e droghe: per Crowley, il sesso era un sacramento e lo scambio di fluidi sessuali l’equivalente dell’Eucarestia, manifestata nei «biscotti della luce», fatti con un impasto di sangue mestruale o una mistura di sperma e fluidi vaginali. Crowley stesso era un libertino bisessuale che predicava la completa libertà di costumi sia per gli uomini che per le donne. Nella sua vicenda c’è anche un importante capitolo italiano: negli anni Venti del secolo scorso fondò a Cefalù l’Abbazia di Thelema, che attrasse una notevole comunità di seguaci e dove si praticavano rituali magico-erotici, che coinvolgevano anche bambini. Il regime fascista divenne però sempre più sospettoso nei confronti di Crowley, che alla fine venne espulso dall’Italia, ufficialmente per le critiche al regime, ma in realtà anche per una morte sospetta avvenuta all’interno dell’Abbazia.

Tra nazismo e comunismo
Sul piano politico, Crowley fu attratto sia dal nazismo che dal comunismo: si definiva un «comunista aristocratico» e bollava la democrazia come «un imbecille e nauseante culto della debolezza». E sebbene ostentasse disprezzo per l’aristocrazia britannica, si faceva chiamare Laird Boleskine, utilizzando un titolo nobiliare scozzese. Oltre che accusato di satanismo, Crowley è stato sempre sospettato di essere anche un agente segreto che operava per conto dei servizi britannici, anche se non è stato mai dimostrato. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1947, la sua influenza, non solo nel mondo dell’occultismo, è rimasta enorme.

I Beatles
Alle sue dottrine sia era accostato Ron Hubbard, il fondatore di Scientology, che è ispirata in parte proprio da Crowley. Ma anche la cultura popolare ha attinto a piene mani: il suo volto compare tra i personaggi ritratti sulla copertina di Sgt. Pepper dei Beatles e il suo motto è inscritto sul vinile del terzo album dei Led Zeppelin, mentre David Bowie lo ha parafrasato in Let’s Dance e Ozzy Osbourne ha perfino composto una canzone intitolata proprio Mr. Crowley.