da il Domani d’Italia – «Quando ero vescovo di Grosseto andavo a trovare i malati di Aids, lo stesso ho fatto con le donne del carcere femminile di Venezia. E nelle periferie di Milano…». L’apostolato del cardinale Angelo Scola, insieme ai ricordi di una vita e alla testimonianza intorno ai tre ultimi pontefici Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco – uscito pontefice dal Concilio che dava per favorito al trono di Pietro lo stesso Scola – nelle pagine del libro “Ho scommesso sulla libertà”, un intenso racconto autobiografico in forma di intervista – curata dall’inviato di Avvenire Luigi Geninazzi.
Questo libro di memorie sarà presentato a pordenonelegge domenica 23 settembre, alle 11.30 in Piazza San Marco: con Scola e Geninazzi converserà il giornalista Alessandro Zaccuri.
Oggi il libro sarà presentato anche al Meeting di Rimini.
Teologo, vescovo e cardinale, Angelo Scola si racconta dunque per la prima volta in un’autobiografia che attraversa i grandi passaggi storici, prendendo in analisi i problemi più scottanti del presente, dall’immigrazione al dibattito sul fine vita. Ricorda che il papato di Francesco ha rappresentato «un salutare colpo allo stomaco per le Chiese d’Europa», ma denuncia i limiti di una «cultura dell’incontro» che rischia di rimanere solo uno slogan.
Il cristianesimo, ricorda, è anzitutto un’esperienza di libertà: una parola chiave che ritroviamo in tutto il corso della sua vita.