(Antonio Tarallo di San Francesco Patrono d’Italia) – L’Ofs, Ordine francescano secolare d’Italia, ha un nuovo presidente: si tratta di Luca Piras, eletto ad Assisi il 3 luglio scorso. Il nuovo presidente ha salutato l’incarico con parole chiare, dal sapore francescano: “Lo Spirito ci chiede di guardare lontano a partire dall’attenzione di ogni singola persona. Mi auguro di esserne capace insieme al nuovo consiglio: dove non saremo capaci noi interverrà la grazia del buon Dio”.
Di professione ingegnere, classe 1972, è sposato ed è padre di due splendide bambine. Il suo percorso nell’Ofs ha avuto inizio dopo una lunga appartenenza nella Gioventù Francescana. Un’esperienza di vita nella quale è maturata la sua scelta vocazionale, culminata con la professione nell’Ofs e con il matrimonio. “San Francesco patrono d’Italia” lo ha intervistato  per comprendere meglio il futuro del Terzo Ordine secolare francescano.

La sua personale emozione dopo l’elezione, qual è stata?
Ho svolto il servizio in consiglio nazionale OFS da qualche anno, ma essere chiamato alla responsabilità in prima persona suscita dei pensieri diversi. Non è semplice dover accompagnare tanti fratelli ma allo stesso tempo tutto questo mi dice che è sempre il momento di crescere nella cura reciproca. In questo momento c’è anche tanta curiosità e desiderio di amalgamare un gruppo  di lavoro costituito da persone speciali ma che per certi versi si conosce molto poco. 

L’Ordine Secolare ha un passato importante per l’intero ordine francescano. Quali progetti per il futuro? Quali le nuove sfide?
Oggi più che mai c’è bisogno che i francescani siano accanto ai poveri sulle strade del mondo. Ma chi sono i poveri di oggi, e in che modo i francescani possono farsi prossimo? Ci sono tanti temi e opportunità per un impegno concreto di vicinanza. Oggi non siamo chiamati a giudicare o a difendere territori, quanto piuttosto a dialogare e accogliere, ad impegnarsi per una casa comune che richiede cura, rispetto e attenzione. Oggi al francescano secolare è chiesto un impegno familiare, sociale, politico, sempre più profondo, concreto e credibile. 

Cosa vuol dire essere ” terziari francescani” nel nostro oggi?
L’Ordine Francescano Secolare è un modo concreto e speciale per incarnare lo spirito di Cristo e di Francesco. In questo momento c’è tanto bisogno di vicinanza e cura reciproca, di impegno a costruire ponti, di vivere lo spirito della fraternità al di la delle scelte di vita di ciascuno. Oggi la società e la Chiesa hanno bisogno di persone che abbiano il coraggio di incontrare tutti nelle loro storie concrete e in queste farsi prossimo; credo che sia il modo più bello per imitare Francesco.

Qual è – nella sua memoria di francescano – la pagina più importante di San Francesco d’Assisi? Quella a cui è più legato?
Sono tanti i passaggi della vita di Francesco che ci dicono tanto anche oggi. Se devo sceglierne uno penso alla descrizione fatta da Francesco de frate perfetto. Mi dice quanto sia bello è importante andare alla ricerca dei dono che ciascuno di noi ha e quanto nella Chiesa e nella vita quotidiana mettendo insieme i talenti si possa arrivare lontano. In un mondo che ci spinge alla solitudine e all’autosufficienza, il valore della fraternità che si compone di tante ricchezze mi fa ancora sperare in futuro di relazioni importanti.